• La traversata - Foto di Fabio Valsesia

Traversata Formazza, Devero, Veglia

INFORMAZIONI

  • Località di partenza: Valdo (Formazza)

  • Quota di partenza: 1270 m

  • Dislivello: 2370 m

  • Tempo di percorrenza: 14 ore circa

  • Difficoltà: difficile

  • Copertura telefonica: parziale

  • Stagione: estiva

COME ARRIVARCI

Percorrere la statale 659 verso Antigorio-Formazza che si dirama dalla statale del Sempione, poco dopo Domodossola e proseguire fino alla frazione di Valdo. Oltrepassata la galleria della Val Formazza, lasciare l'auto nel parcheggio dell'impianto della seggiovia del Sagersboden.


PERCORSO

Prendere la seggiovia che in breve tempo ci conduce all'imbocco della ripida strada sterrata. Da questo punto il rifugio Margaroli dista 1 ora 30 minuti così come il lago Vannino adiacente. Mantenendo il lago sulla sinistra, si prosegue sul sentiero che lo costeggia in direzione Scatta Minoia. Si raggiunge senza troppe difficoltà l'alpe Curzalma, dopo di che la pendenza inizia a farsi più marcata, e nel tratto finale su pietraia misto a nevai, presenti anche a tarda stagione, si raggiunge in 1 ora 30 minuti circa, il passo dove si trova il bivacco Ettore Conti (2599m).

Oltrepassato il bivacco, si entra nel vivo della valle del parco Naturale del Devero.

Si prosegue sull'unico sentiero, in parte roccioso, fino a raggiungere le ampie praterie adiacenti all'alpe Forno Inferiore. Si prosegue sul sentiero del Grande Est del Devero, un falsopiano dai paesaggi mozzafiato, fino a raggiungere l'alpe della Satta e in seguito l'alpe della Valle. Una volta raggiunto il ponticello di legno, si prende il sentiero a destra in direzione Crampiolo. Superato il tratto boschivo, il sentiero si congiunge con la strada che costeggia il lago di Codelago e successivamente, su un falsopiano, che collega velocemente Crampiolo.

Da Crampiolo si prosegue in direzione alpe Devero e, una volta giunti alla piana, si fa il giro e ci si dirige verso la val Buscagna. Una volta superata l'alpe Buscagna, ci ritroviamo nella parte superiore della valle, dove si prosegue fino a raggiungere la Scatta d'Orogna, (dapprima su un sentiero immerso in un pianoro erboso) e per finire, su tracciato detritico.

Da qui il sentiero compie un traverso quasi in cresta, per poi scendere in una conca al cui interno è adagiato un laghetto (talvolta asciutto). Si prosegue su un'ulteriore “mezzacosta” verso il Passo di Valtendra.

Fare attenzione in caso di pioggia alla possibile caduta massi.

Su questo tratto si trova un piccolo sperone roccioso un pò esposto munito di una catena che facilita il passaggio. Superato il Passo di Valtendra, ci si immette nel parco Naturale del Veglia.

Attraversando un ripido pendio di erba e detriti, si raggiunge il Pian Sass Mor e in seguito al Pian du Scricc. Si seguono le indicazioni per l'alpe Veglia e una volta raggiunta la piana, si prosegue con semplicità sulla strada gippabile fino alla destinazione in località Ponte.


LE VALLI

La traversata Formazza-Devero-Veglia è un'esperienza davvero affascinante, che spazia tra le stupende montagne, le vaste praterie e le fitte foreste di larici, con numerose possibilità di trovarsi a contatto con la natura. Partendo dalla Val Formazza con la bellezza selvaggia delle sue montagne, veniamo accolti nel Parco naturale del Devero e le sconfinate praterie del Grande Est, per poi attraversarlo in tutta la sua lunghezza e arrivare al Parco naturale del Veglia, una stupenda conca di origine glaciale circondata da vette di oltre 3000 metri, con la caratteristica unica di essere ancora incontaminato, visto la sua lontananza dalle principali vie di comunicazione.


DOVE MANGIARE E DORMIRE

Non ci sono difficoltà a trovare luoghi in cui rifocillarsi, in quanto lungo il percorso si possono trovare diversi rifugi e agriturismi. 

Tra questi vi segnaliamo: 

Consiglio altrimenti il classico pranzo al sacco e snack a sufficienza per coprire due pranzi, una cena e qualche sosta lungo il tragitto. Inoltre, data la lunghezza del percorso, è importante avere con sé una buona riserva idrica. Consiglio anche l'utilizzo di una cannuccia filtrante di quelle che si possono trovare in commercio, in modo da poter riempire costantemente le borracce con l'acqua dei vari ruscelli o cascatelle che si incontrano durante il tragitto.


CURIOSITÀ

Questa traversata è semplice a livello di percorrenza sui sentieri, ma essendo molto lunga, (42km totali), richiede una buona dose di allenamento.

Informarsi sulla disponibilità della navetta con tratta Veglia/Formazza e nel caso in cui non fosse possibile, il primo giorno lasciare una macchina al parcheggio in località Ponte Campo, per poi dirigersi con l'altra auto fino a Valdo e iniziare il percorso.

Si può decidere se trascorrere la notte comodamente in rifugio oppure in tenda.

Nel primo caso, consiglio di prenotare nei rifugi situati a Crampiolo, oppure nella piana del Devero. Se invece si decidesse di trascorrere la notte in tenda, consiglio il campeggio situato sempre nella piana del Devero oppure di proseguire il cammino fino alla Valle Buscagna e accamparsi per la notte.

Il giro si può percorrere anche in senso inverso, ma bisogna essere sicuri di arrivare a Valdo in tempo per poter prendere la seggiova. Inoltre, si può tagliare a metà e percorrere solo la tratta Formazza/Devero, oppure Devero/Veglia. In questo caso l'escursione si termina comodamente in giornata.  

In conclusione, questo tipo di escursione è preferibile compierla nel periodo estivo, in modo di godere appieno della bellezza dei panorami che offre la natura del tragitto.


Testo di Fabio Valsesia