La veduta dal Passo di Monscera

Passo di Monscera e Rifugio Gattascosa

INFORMAZIONI
  • Località di partenza: San Bernardo
  • Quota di partenza: 1630 m
  • Dislivello: 470 m
  • Tempo di percorrenza: 3 ore, soste e pranzo esclusi
  •  Difficoltà: facile (T)
  • Copertura telefonica: totale ma con rete Svizzera 

COME ARRIVARCI
Il punto di partenza della gita è raggiungibile da Domodossola seguendo le indicazioni per Bognanco e proseguendo poi fino a San Bernardo, dove la strada finisce. Al bivio per Gomba occorre fare il tornante a destra anziché andare dritti, cosa non evidentissima. Passato il largo ponte sospeso sarete colti dal dubbio di non aver visto un cartello di divieto d’accesso: tranquillizzatevi, la strada è agibile, almeno per ora, anche se stretta, tortuosa e piena di buche, richiede solo un po’ di prudenza. Giunti all’oratorio di San Bernardo un breve sterrato conduce al parcheggio principale, che troverete certamente libero nei giorni feriali.

PERCORSO
Dal parcheggio scendete qualche decina di metri a destra fino a incontrare un gruppo di cartelli indicatori, tra cui quello per Monscera. Il percorso è quasi tutto sulla gippabile e, dopo una breve discesa, comincia a salire con una serie di tornanti abbastanza noiosi. Questa è la parte più faticosa della gita, dopodiché la pendenza si fa più facile man mano che il panorama si apre e i boschi vengono sostituiti dai prati. Quasi arrivati al passo la strada gira a sinistra per Gattascosa, mentre un sentiero ben segnalato conduce al Passo di Monscera. Sarebbe un peccato perdere lo spettacolo del passo per risparmiare pochi metri di salita.

IL PASSO E IL RIFUGIO
Non solo le cime offrono panorami considerevoli. Il passo di Monscera si apre sul gruppo della Weissmies, con poderosi ghiacciai ancora in discreto stato. Ovviamente, a patto che la giornata sia serena: purtroppo sono frequenti i casi in cui qualche cumulo si forma su queste magnifiche vette. Per raggiungere il rifugio Gattascosa si scende a destra sul sentiero che bordeggia un laghetto e in breve ci si riunisce alla gippabile che porta al rifugio. Non conviene tornare per la stessa strada ma piuttosto, superato il rifugio,
scendere sulla lungo il sentiero ben tracciato che si snoda fra magnifici boschi e attraversa la torbiera fino a ricondurci al posteggio.

DOVE MANGIARE
Per i cultori del panino all’aria aperta, oppure per i vegetariani, niente di meglio che consumare il proprio pranzo sul passo, dove anche a luglio potrebbe tirare un bel vento freddo. In alternativa il rifugio Gattascosa offre un menù a base di polenta e carni varie che vi potrà ripagare ampiamente delle fatiche della salita. Si può pranzare sia dentro che fuori, anche se personalmente trovo molto più in linea con lo stile montano l’atmosfera dell’interno. Nei weekend estivi è assolutamente d’obbligo la prenotazione, anche il giorno prima.

CURIOSITÀ
Il passo di Monscera è stato per secoli un’alternativa alle gole di Gondo per raggiungere il Sempione, e le frane che periodicamente tormentano il tratto tra Iselle e Gondo ce ne fanno intuire i motivi. Da qui sarebbe passato papa Gregorio X nel 1275. Di sicuro il passo fu valicato da una delle colonne dell’esercito svizzero del vescovo di Sion che, nel 1487, invase l’Ossola e assediò Domodossola e il castello di Mattarella. Ben pochi di quei soldati fecero il percorso inverso perché gli svizzeri subirono una disastrosa sconfitta da parte delle truppe milanesi nella battaglia di Crevola.