La vista dal Monte Giove - Foto di Luca Toscani

Monte Limidario

INFORMAZIONI

  • Località di partenza: Località Alpe Marcalone
  • Quota di partenza: 1000 m

  • Dislivello: 1500 m

  • Tempo di percorrenza: 7 ore (comprese le pause)

  • Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)

  • Copertura telefonica: assente

COME ARRIVARCI

L’alpe Marcalone si raggiunge in macchina da Sant’Agata (Cannobbio), tramite una strada stretta in parte sterrata e con pendenze importanti seguendo l’indicazione per l’agriturismo “Da Attilio”. In alternativa si può lasciare la macchina a Sant’Agata e partire da lì aggiungendo circa 1 ora e 30 minuti al percorso.


PERCORSO

Lasciata la macchina si segue l’indicazione per il Monte Giove, proseguendo su una strada gippabile (ma chiusa al transito pubblico) che attraversa una fitta pineta. Volendo si possono tagliare i numerosi tornanti utilizzando i ripidi sentieri più diretti. Si giunge ad un bivio e si segue in direzione Scierz.

Dopo un primo tratto in piano, si sale tramite una ripida scalinata fino ad un pianoro in cui troviamo le indicazioni per il monte Giove oppure per proseguire verso Scierz. Se siete ben allenati e non vi spaventa l’idea di allungare leggermente il tragitto, la salita al Monte Giove (facoltativa, in quanto poi bisogna ritornare a questo bivio) non richiederà più di 10-15 minuti, per una spettacolare vista su tutto il Lago Maggiore. Si prosegue poi verso Scierz e dopo aver raggiunto questo alpeggio, alle spalle del Monte Giove (in circa 20 minuti dal precedente bivio), si continua a salire arrivando ad un nuovo bivio con le

indicazioni per Monte Faierone e Monte Limidario. Da questo momento servirà circa 1 oretta e mezza per raggiungere il Monte Faierone, con il percorso che si snoda dapprima nei boschi per poi proseguire lungo la cresta, con il bellissimo panorama su tutto il lago maggiore alla vostra destra e la valle Cannobina e le cime della Val Grande alla vostra sinistra. Dal monte Faierone si prosegue per altre 2 ore verso il Monte Limidario. Attenzione ad alcuni passaggi sulle rocce, non semplicissimi ma che si riescono ad effettuare tranquillamente anche in solitaria, magari sconsigliati in presenza di terreno bagnato\innevato senza l’adeguata attrezzatura. Per la discesa si abbandona la vetta e si scende in località Bocchetta di Valle (sono presenti le indicazioni) e da lì verso il Rifugio Al Legn, dove volendo si può trovare cibo e rifugio per la notte (a pagamento, previa prenotazione). Infine, si scende ulteriormente verso Mergugno dove si incrocia la prima strada e i primi parcheggi. Ovviamente si può effettuare il ritorno anche dal percorso di andata ma la discesa verso Mergugno è molto più rapida (2 ore/2 ore e mezza)

 

DOVE MANGIARE

Un buon panino in vetta è certamente la cosa più appagante dopo la faticosa salita, con un panorama davvero impagabile. Se invece non volete portare il pranzo al sacco e volete sperimentare la cucina Svizzera, presso il rifugio Al Legn è possibile trovare pasti caldi preparati dal personale del rifugio.

 

CURIOSITÀ

Nel 1893 il Limidario ispirò il pittore svizzero Ferdinand Hodler che lo immortalò su una tela a cui è stato attribuito il nome di “Sentiero nel paesaggio ticinese con il monte Gridone”. L’opera è conservata al Museo Cantonale d’Arte di Lugano.

Testo di Luca Toscani