Monte Dissimo

Monte Dissimo

INFORMAZIONI:
  • Località di partenza: Parcheggio di Dissimo
  • Quota di partenza: 860 m
  • Dislivello: 230 m
  • Tempo di percorrenza: 45 minuti
  • Difficoltà: T
  • Copertura telefonica: parziale

COME ARRIVARCI 
L'inizio di questa escursione parte da Re; con l'auto superiamo il paese in direzione Locarno e passate le ultime abitazioni troviamo la deviazione per la località di Dissimo; la salita in auto è molto breve e dopo una decina di minuti si arriva al grande parcheggio del paese, da lì inizia il nostro percorso.

PERCORSO
Superata la chiesa e il piccolo cimitero troviamo il cartello bianco e rosso che indica i sentieri e le destinazioni, dobbiamo seguire il sentiero M41 Monte Dissimo. Il tempo di percorrenza previsto è di massimo 45 minuti ma considerando la pendenza di alcuni tratti questa escursione richiede comunque un discreto impegno. Il sentiero è da subito ampio e ben segnalato; la prima parte si addentra in un bosco in prevalenza di castagni, quindi a terra troverete anche in estate numerosi ricci pungenti; il sentiero prosegue alternando salite abbastanza ripide a tratti quasi pianeggianti sempre immersi nel bosco ora di faggi e betulle.

L'ALPE
Lasciato alle spalle il bosco si prosegue il sentiero fino a raggiungere un piccolo gruppo di baite e una grande fontana dove ricaricare le borracce da qui si gode di un panorama mozzafiato, a sinistra la Valle Vigezzo che incontra la Svizzera, a destra il paese di Re con il suo splendido santuario e di fronte a voi il maestoso Gridone.

DOVE MANGIARE
I prati dell'alpe sono ideali per un picnic, però considerando la breve durata totale di questa escursione il consiglio è di scendere per pranzo e assaporare la cucina tradizionale con un tocco di innovazione della Trattoria Svizzera a Re. Veronica, la proprietaria, è molto disponibile e professionale; per le prenotazioni è possibile contattarla al seguente numero 3355691772.

CURIOSITÀ

Nel lontano 1494 Re era solo un piccolo paesino della valle con una chiesetta in cui vi era l'affresco della Madonna col Bambino. Il 29 aprile di quell'anno un gruppo di amici si riuniva per giocare a piodella; tra loro vi era un certo Giovanni, per gli amici Zuccone, che continuando a perdere tirò una pietra contro il ritratto della Vergine. L'indomani si accorsero che questa perdeva sangue dalla fronte; il fatto durò per circa 20 giorni e la tela utilizzata per asciugarle il sangue fu conservata in un calice. Fu costruito un altare in onore della Madonna del Sangue e nel 1628 fu ultimata una Chiesa più grande. Nel 1894 si realizzò il Santuario, oggi meta di molti pellegrinaggi.