INFORMAZIONI
COME ARRIVARCI
Partenza da Valdo, con la seggiovia del Sagersboden. Per arrivare a Valdo bisogna percorrere la statale 659 di Valle Antigorio e Valle Formazza. Giunti al paese, girando a sinistra prima del ponte che attraversa il fiume Toce, si trova una piccolo parcheggio (della seggiovia) dove è possibile lasciare l’auto; se quest’ultimo fosse pieno, si può posteggiare nel parcheggio grande appena dopo il ponte, sulla sinistra. La seggiovia è situata a circa 200 metri dal ponte.
PERCORSO
A pochi metri dalla sommità della seggiovia si incontra la strada gippabile. Questo primo tratto, che sale con ripidi tornanti in mezzo al bosco, è il più noioso dell’intero percorso. Dopo circa 20 minuti di cammino, il panorama si apre, mostrando il bellissimo vallone del Vannino, con i suoi colori vividi e le montagne che ne fanno da cornice.
Seguiamo il sentiero, ottimamente segnalato (tralasciando la deviazione per il Rifugio Miryam), che ci porta fino al Rifugio Margaroli, posto poco sopra il Lago del Vannino. Qui il panorama è mozzafiato, con il Monte Minoia sullo sfondo, ma noi proseguiamo attraversando la diga e percorriamo quasi tutto il lato sinistro del lago (destra orografica), fino a trovare la deviazione per il Passo del Busin.
IL PASSO
La salita al Passo del Busin avviene su dolci pendii e dura circa mezz’ora, al termine della quale scorgiamo la nostra meta. Dal Passo possiamo ammirare il Lago del Busin, alla sinistra del quale svetta il Monte Giove, con i suoi 3009 metri. Scendendo al lago, si raggiunge la casa dei guardiani della diga, di fronte alla quale si trova anche un piccolo bivacco. Per il rientro si può percorrere a ritroso lo stesso percorso fatto all’ andata oppure, giunti al lago Vannino, si può girare a destra e raggiungere il Rifugio Margaroli, facendo il giro del lago.
DOVE MANGIARE
Si può mangiare al sacco, magari al Passo del Busin (se non c’è troppo vento), spaziando con lo sguardo dal Lago Vannino al Lago Busin; oppure si può pranzare al Rifugio Margaroli (la cucina è ottima), ma per questa seconda opzione è meglio partire molto presto.
CURIOSITÀ
Superata la dighetta che troviamo all’ingresso del Vallone del Vannino, comincia una zona di interesse mineralogico; basta guardarsi intorno con un po’ di attenzione e appena fuori dal sentiero si possono trovare delle belle sorprese.
Testo di Igor Bartolucci