Passo della Rossa

Passo della Rossa, Laghi di Geisspfad e Valdeserta

INFORMAZIONI

  • Località di partenza: Alpe Devero

  • Quota di partenza: 1631 m

  • Dislivello: 841 m

  • Tempo di percorrenza:  8 ore
  • Difficoltà: difficile (EE)
  • Copertura telefonica: parziale e con rete Svizzera

COME ARRIVARCI

Percorrere la statale 659 verso Antigorio-Formazza, che si dirama dalla statale del Sempione poco dopo Domodossola. Giunti a Baceno, proprio sul tornante, svoltate a sinistra per Devero e proseguite fino ai posteggi superiori (ce n’è uno coperto a pagamento), in bassa stagione, oppure fin quando non sarete fermati dagli addetti al parcheggio, nei weekend estivi. Nel caso vi dobbiate fermare prima dell’ultima galleria potete salire con la navetta gratuita, o meglio compresa nel prezzo visto che l’ultimo tratto è a pedaggio.


PERCORSO

Dal paesino di Devero, punto di arrivo della navetta e sede degli ultimi parcheggi, si prosegue lungo il fondovalle fino alla località Cantone (gli itinerari sono tutti ben indicati da cartelli segnaletici: i tempi indicati sono in genere piuttosto larghi per buoni camminatori) dove vi lascerete alle spalle con dispiacere ristoranti e agriturismo: purtroppo la gita è lunga e bisogna essere mattinieri. Qui passate sulla sinistra del torrente e poi proseguite verso destra seguendo un sentiero che tende un po’ a perdersi nell’ erba in prossimità degli alpeggi ma è comunque in genere evidente. Giunti ai Piani della Rossa la salita si fa decisamente ripida e prevede anche un breve tratto di ferrata (pioli di ferro e una catena). E’ un’esperienza divertente che non presenta particolari difficoltà, basta naturalmente fare attenzione. Superata la ferrata la pendenza tende a farsi progressivamente più sopportabile, fino ad arrivare al passo della Rossa e ai laghi.


I LAGHI DI GEISSPFAD E LA VALDESERTA

I laghi di Geisspfad si trovano in Svizzera così come il segnale telefonico, quindi state attenti a non prosciugare il credito. Il panorama è stupendo e il luogo è adatto per una sosta pranzo, in cui potrete anche decidere se tornare sui vostri passi o proseguire per la Valdeserta.

Nel secondo caso procedete tenendo i laghi alla vostra sinistra e girando intorno al Pizzo Crampiolo per una serie di saliscendi, guidati da ometti e segni di vernice, fino al passo di Crampiolo, da cui si apre l’inquietante spettacolo della Valdeserta.

D’ora in poi gli ometti servono sì e no; avrete bisogno soprattutto di buon senso per saltare dall’uno all’altro degli enormi sfasciumi che ricoprono il fondovalle. Badate a dove mettete i piedi, ma guardate anche lontano per evitare di mettervi in un vicolo cieco.

L’attraversamento della zona franosa sembra non finire mai. Quando lo avrete superato vi ritroverete in una valle verdeggiante e ricca di torrentelli e di mirtilli, l’antitesi del deserto di pietra che vi siete lasciati alle spalle. Da qui il sentiero si ricongiunge alla strada che costeggia il lago. Prendete a sinistra e unitevi al flusso di gitanti che, attraverso la diga e Crampiolo, ritorna verso Devero


DOVE MANGIARE

La lunghezza del percorso non lascia possibilità di soste pranzo, quindi il panino è d’obbligo. Al più potete pensare di rifocillarvi con una sostanziosa merenda sulla via del ritorno, a Crampiolo o a Devero.


CURIOSITÀ

Il passo della Rossa è solo una delle molte vie per scavallare in Svizzera. Nel 1944, con la caduta della Repubblica Partigiana dell’Ossola, un gruppo di partigiani cercò di Raggiungere Devero con la funivia che allora partiva da Goglio (eh sì, fino agli anni settanta al Devero ci si andava in funivia, non in auto). Purtroppo l’impianto ebbe un guasto e i tedeschi spararono con una mitragliatrice sulla cabina, uccidendo o facendo prigionieri quasi tutti gli occupanti. L’episodio è rievocato nel film per la TV “Quaranta giorni di libertà”, penso ormai introvabile.