Cappella del Buon Pastore - Foto di Marco Ottone

Cappella del Buon Pastore e alpe Cortevecchio

INFORMAZIONI 

  • Località di partenza: Santuario della Madonna del Boden
  • Quota di partenza: 500mt S.l.m
  • Dislivello: 1000 mt circa
  • Tempo di percorrenza: H3.30 fino alla Cappella del Buon Pastore (sola andata) + 30 min per l’alpe Cortevecchio, quest’ultima tratta, a parte un piccolo tratto iniziale, è in discesa
  • Difficoltà: media fino alla Cappella, dopo facile
  • Copertura telefonica: buona, con alcuni operatori (es,TIM) potrebbe entrare il segnale della telefonia svizzera

COME ARRIVARCI

Giunti ad Ornavasso si prende la strada per il Santuario del Boden e dopo circa 3KM si arriva al parcheggio del Santuario dove si lascerà l’auto.

PERCORSO

Dopo aver fatto una buona bevuta d’acqua alla fontana nel parco del Santuario, ci si incammina continuando a salire sulla strada asfaltata fino a S. Bartolomeo, circa 700mt. Passato il ponte del rio si sale a dx seguendo l’indicazione Km Verticale. Si supera l’alpe Farbei e Wooscht , dopo il sentiero spiana un pochino per poi risalire in una zona un po' brulla, con la presenza di ometti che ci guidano fino all’intersezione con una gippabile. Seguite il cartello KM verticale se volete tagliare qualche tornante (il primo taglio è semplice, il secondo è un po' impegnativo), oppure proseguite sulla strada. quando la strada spiana un po' sulla dx si incontra il cartello che indica Alpe Cortevecchio, KM verticale ecc. Si prende il sentiero e si prosegue nel bosco su un sentiero ben delimitato, si supera l’alpe Schwandie e dopo una diagonale si esce dal bosco e si incontra il prato dell’alpe Pogalti, il primo alpeggio abitato. Si prosegue e si entra in un piccolo bosco di Abeti fino alla Chiesa della Regina Pacis (poco distante) dove un cartello indica che abbiamo percorso750 mt di dislivello. Attraversando la strada consortile asfaltata Boden / Cortevecchio si riprende l’indicazione km verticale che salendo arriva velocemente al Pogalti sopra, si prosegue per un breve tratto su una gippabile per poi svoltare a Sx sul sentiero che sale alla Cappella appena dopo le case. Passato il bosco di Faggi si entra in un altro bosco di Abeti su un bel sentiero facile che porta alla Cappella del Buon Pastore. Per l’Alpe Cortevecchio basta proseguire sul sentiero e all’unico bivio tenere la Sx, Cortevecchio sarà già visibile. I cartelli con le scritte 250, 500 e 750 indicano il dislivello che avete superato.

IL RITORNO

Al ritorno si può variare facilmente il percorso. Si può ovviamente ritornare da dove si è saliti, oppure scendere sulla strada consortile Boden/ cortevecchio che passando da Cortemezzo ci riporta fino alla chiesa della Regina Pacis per poi riprendere il sentiero con cui siamo saliti, oppure continuando a percorrere tutta la strada fino al Boden, Quest’ultima opzione è molto panoramica, interessante e soprattutto, dopo una lunga salita, si può scendere tranquillamente senza nessun problema. Si può naturalmente fare anche il percorso inverso, ossia salire dalla strada consortile e scendere dal km Verticale.

DOVE MANGIARE

Si può pranzare al sacco oppure all’alpe Cortevecchio c’è il rifugio CAI Brusa Perona 0323837051 (https://www.rifugiocortevecchio.it/) dove, su prenotazione si può pranzare, o anche fare solo una merenda o semplicemente bere, comunque un’ottimo punto di appoggio. Per chi prenota al rifugio gli viene data Password per poter aprire la sbarra presente all’inizio della strada consortile che parte appena sotto il Santuario del Boden così, se uno non se la sente di percorrere 1000mt, può sempre arrivare in auto fino all’Alpe Frasmatta (oltre possono solo gli alpigiani con fuoristrada) che si trova a 950mt s.l.m. per poi proseguire a piedi per gli ultimi 600mt circa rimanenti; nel tratto percorribile in auto è consigliato prestare molta attenzione poiché la strada è stretta e priva di barriere.

CURIOSITÀ 

Oltre alla Cappella e al bel panorama andando verso il Rotahora, quel corno che si trova a fianco della Cappella, seguendo il sentiero che vi porta ai piedi del Corno noterete che c’è un fossato un po' nascosto dall’erba (prestare attenzione). Una volta superato e spostandovi verso Sx scendendo leggermente il crinale vi accorgerete che quel “fossato” non è altro che un camminamento della linea Cadorna che gira intorno al Rotahora. I segni ben conservati della Linea Cadorna sono ben presenti su queste montagne, fino alle creste più alte.

 Testo di Marco Ottone